12. ritiene che l'UE dovrebbe sviluppare iniziative che trasformino in realtà il concetto di "responsabilità di proteggere", privilegiando al contempo le azioni preventive e i mezzi civili e sostenendo i governi dei paesi terzi a rispettare il loro obbligo di tutelare le proprie popolazioni;
sottolinea che il ricorso a misure coercitive, tra cui l'intervento militare, è accettabile unicamente come ultima risorsa e rigorosamente in conformità al diritto internazionale; ribadisce in particolare che, in fase di valutazione
di un eventuale uso della forza ...[+++], il Consiglio di sicurezza dovrebbe sempre tener conto dei cinque criteri di legittimazione proposti nella suddetta relazione del Segretario generale dell'ONU del 21 marzo 2005 e sostenuti dal Parlam
ento: serietà della minaccia, scopo appropriato, uso della forza come ultima risorsa, proporzionalità dei mezzi e possibilità di successo; conviene che i principi relativi al
l'uso della forza e alla sua autorizzazione dovrebbero essere sanciti da una risoluzione del Consiglio di sicurezza;
12. Believes that the EU should develop initiatives to make the concept of 'responsibility to protect' a reality, while giving precedence to preventive action, civilian means and support for third-country governments in fulfilling their obligations to protect their populations; stresses that coercive measures, including military interv
ention, may only be used as a last resort and strictly in accordance with international law; in particular, reiterates that, when con
sidering the use of force, the Security Council should ...[+++]always take into account the five criteria of legitimacy proposed by the above-mentioned report of 21 March 2005 by the UN Secretary-General and supported by Parliament: seriousness of threat, proper purpose, last resort, proportional means and a reasonable chance of success; agrees that the principles relating to the use of force and its authorisation should be laid down in a resolution of the Security Council;