71. condanna energicamente l'attuale schiavitù, spesso trasmessa per via ereditaria, nella regione del Sahel, e in particolare in Mauritania, che si presume interessi un'i
mportante minoranza della popolazione; segnala che la schiavitù si inserisce in un rigido sistema di caste e persiste nonostante l'abolizione ufficiale della schiavitù nel paese nel 1981 e l'esplicita dich
iarazione della sua rilevanza penale nel 2007; è estremamente preoccupato per il carattere istituzionalizzato di tale pratica, fino alle sfer
...[+++]e dell'amministrazione pubblica; rileva inoltre che il governo mauritano è assai riluttante a riconoscere l'esistenza di una schiavitù perenne e diffusa e che, a oggi, si conosce solo una causa contro un proprietario di schiavi in cui ci sia stata un'effettiva azione penale; invita il governo mauritano a dimostrarsi all'altezza dei suoi impegni e obblighi nazionali e internazionali a favore di un'efficace cessazione di qualunque forma di schiavitù e ad attuare leggi di condanna della schiavitù che prevedano tra l'altro procedure di risarcimento; invita inoltre le autorità mauritane a porre fine alle vessazioni e alla reclusione degli attivisti della società civile che militano per l'abolizione della schiavitù, anche per le accuse di apostasia; invita a tale proposito la Commissione e gli Stati membri a continuare a sostenere le attività delle organizzazioni mauritane e internazionali che lottano contro la schiavitù, incluso il relatore speciale delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di schiavitù e l'Organizzazione internazionale del lavoro; 71. condamne de la manière la plus ferme l'esclavage qui perdure, souvent par tradition, dans la région du Sahel, et en particulier en Mauritanie, où il affecterait une importante minorité de la population; note que l'esclavage existe dans le cadre d'un système rigide de castes et persiste malgré son abolition officielle dans le pays en 1981 et sa criminalisation explicite en 2007; exprime sa plus profonde inquiétude quant au caractère institutionnalisé, jusqu'aux sphères de l'administration publique, de cette pratique; remarque en outre l'extrême réticence du gouvernement mauritanien à l'idée de reconnaître l'existence toujours répandue de l'esclavage e
t qu'à ce jour, une seule ...[+++] procédure judiciaire entamée à l'encontre d'un propriétaire d'esclave a abouti; exhorte le gouvernement mauritanien à respecter ses engagements et ses obligations juridiques nationales et internationales visant à mettre réellement fin à toute forme d'esclavage et à promulguer des lois anti-esclavage prévoyant entre autres des procédures de dédommagement; presse en outre instamment les autorités mauritaniennes d'arrêter de harceler voire d'emprisonner les activistes de la société civile militant pour la fin de l'esclavage, notamment en les accusant d'apostasie; appelle la Commission et les États membres, dans ce contexte, à continuer à soutenir le travail des organisations mauritaniennes et internationales de lutte contre l'esclavage et notamment celui du rapporteur spécial des Nations unies sur les formes contemporaines d'esclavage et de l'Organisation internationale du travail;