47. sottolinea che le organizzazioni terroristiche e i gruppi criminali organizzati ricorrono in misura sempre maggiore al ciberspazio per facilitare la criminalità in tutte le sue forme, e
che la criminalità informatica e la criminalità favorita dall'informatica costituiscono una grave minaccia per i cittadini e l'economia dell'UE; fa notare che, nell'era digitale, la criminalità informatica necessita di un nuovo approccio alla cooperazione giudiziaria e in materia di attività di contrasto; segnala che i nuovi sviluppi tecnologici accrescono la portata e la velocità con cui si propagano le conseguenze della criminalità informatica, e
...[+++]invita pertanto la Commissione a effettuare un'analisi approfondita delle competenze delle autorità di contrasto e giudiziarie, come pure delle loro capacità tecniche e giuridiche on line e off line, in modo da permettere loro di contrastare efficacemente la criminalità informatica, sottolineando al contempo che tutte le misure di esecuzione devono rispettare rigorosamente i diritti fondamentali, rivelarsi necessarie e proporzionate ed essere conformi alla legislazione europea e nazionale; invita in particolare la Commissione a garantire l'integrità del diritto di utilizzare la crittografia in tutta l'Unione europea e ad assicurare che, ferma restando la possibilità di intercettare le comunicazioni nell'ambito di un'indagine di polizia o di un procedimento giudiziario previa opportuna autorizzazione giudiziaria, gli Stati membri non mettano in atto nessun provvedimento che interferisca con il diritto dei singoli di utilizzare la crittografia; chiede alla Commissione di dotare l'unità UE addetta alle segnalazioni su Internet di Europol delle risorse aggiuntive necessarie al suo funzionamento, piuttosto che di procedere a riassegnazioni interne del personale, anche per quanto riguarda il personale del Centro europeo contro la criminalità informatica (EC3) – che non deve rimanere sotto organico; 47. Emphasises that terrorist organisations and organised criminal groups are increasingly using cyberspace to facilitate all forms of crime and th
at cybercrime and cyber-facilitated crime constitute a major threat to EU citizens and the EU economy; notes that cybercrime requires a new approach to law enforcement and judicial cooperation in the digital age; points out that new technological developments increase the impact of cybercrime in scale and speed and, therefore, calls on the Commission to perform a thorough analysis of the powers of law enforcement and judicial authorities and their legal and technical capabilities online and
...[+++]offline so as to allow them to tackle cybercrime effectively, while underlining that all enforcement measures have to strictly respect fundamental rights, be necessary and proportionate and adhere to EU and national law; calls in particular on the Commission to make sure that the right to use encryption remains intact throughout the European Union and that, while the interception of communications in the context of a police investigation or judicial procedure can always be possible with the appropriate judicial authorisation, no measures interfering with the right of individuals to use encryption shall be implemented by Member States ; asks the Commission to give the Europol Internet Referral Unit the additional resources necessary for its functioning rather than proceeding by internal redeployments of posts, including staff of the European Centre against Cybercrime (EC3), which must not be left understaffed;