3. invita le istituzioni
dell’UE e i governi degli Stati membri a tenere in considerazione gli interessi della Comunità; sottolinea in particolare che, in un
contesto di libero scambio, le misure protezionistiche non funzionano e portano solo a limitazioni del libero scambio e della scelta per i consumatori, ad aumenti dei prezzi e alla chiusura di imprese dell'
UE; osserva che, a lungo termine, i benefici totali derivati dal libe
...[+++]ro scambio bilaterale sono superiori ai benefici a breve termine del protezionismo; ricorda che le misure di salvaguardia devono essere imposte solo qualora sussista una perturbazione del mercato o il rischio immediato di una tale perturbazione; osserva che, per quanto riguarda la Cina, è sempre stato chiaro che non vi è mai stata una reale perturbazione del mercato né il rischio della stessa; nota che, nella pianificazione commerciale internazionale, l’affidabilità, la previsibilità e il rispetto delle condizioni contrattuali costituiscono priorità estremamente importanti; reputa la mondializzazione quale una trasformazione a livello macroeconomico comparabile a quella verificatasi con l’invenzione del motore a vapore o del telaio meccanico; raccomanda pertanto una modifica strutturale che deve essere resa socialmente accettabile mediante il ricorso a periodi di transizione; ricorda che almeno cinquanta imprese commerciali provenienti da diversi paesi dell'UE hanno costituito una piattaforma per il monitoraggio degli standard sociali nei paesi fornitori; osserva che, in particolare, la cooperazione con la Cina in quanto paese fornitore è particolarmente riuscita; osserva inoltre che l’osservanza di determinati standard sociali costituirà una condizione essenziale nel contesto del futuro commercio UE-Cina; 3. Would like to remind the Institutions of the EU and the Member State
governments to take into consideration the interests of the Community; in particular, would like to point out that in a free trade environment, protectionist measures do not wor
k but only serve to restrict free trade and consumer choice, drive up prices, and close down EU businesses; notes that, in the long term, the total benefits derived from bilateral free trade are higher than the short term benefits of protectionism; would like to recall that the impositio
...[+++]n of safeguard measures must be the consequence of an existing or immediate threat of market disruption; points out that, as far as China is concerned, it was always clear that market disruption has been neither threatened nor present; notes that in international trade planning, reliability, predictability, and compliance with contractual terms are of the highest priority; regards globalisation as a demand-shock in macroeconomics comparable to the invention of the steam-engine or the loom; therefore recommends a structural change, which must be made socially compatible by the use of transitional periods; recalls that almost 50 trading enterprises from different EU countries have established a platform for monitoring social standards in supplier countries; notes that, in particular, cooperation with the supplier country China is very successful; notes that compliance with certain social standards will be a crucial condition of future EU-China trade;