3. invita gli Stati membri a rivedere i rispettivi quadri politici e normativi per quanto riguarda la partecipazione delle donne con disabilità e delle donne con menomazioni intellettuali e disturbi mentali al mercato del lavoro; sottolinea la necessità, da un lato, di
adottare misure di politica attiva del mercato del lavoro per le donne disabili, che offrano alla persona l'opportunità di scegliere, ad esempio, tra un'occupazione flessibile, a tempo parziale e a tempo pieno e, dall'altro, di considerare la possibilità di stimolare le piccole e medie imprese (PMI), tramite incentivi fiscali e altri tipi di sostegno, a consentire una mig
...[+++]liore conciliazione tra vita professionale e privata; sottolinea che le donne con disabilità dovrebbero avere pari accesso all'assistenza finanziaria per la creazione di piccole imprese e altre forme di lavoro autonomo, nonché il diritto di scegliere tra diverse forme di occupazione; incoraggia gli Stati membri ad attingere alle migliori pratiche in tutta Europa; sollecita i datori di lavoro a procedere ad adeguamenti ragionevoli dei luoghi e delle condizioni di lavoro, in modo da concentrarsi maggiormente sugli incentivi a favore delle persone disabili e integrare attivamente queste ultime nel mercato del lavoro, prevedendo altresì la possibilità di sottoporre casi individuali di discriminazione ai tribunali del lavoro, conformemente all'articolo 5 della direttiva 2000/78/CE; 3. invite les États membres à réex
aminer leurs cadres politique et législatif concernant la participation des femmes handicapées et des femmes atteintes de déficiences intellectuelles et de handicaps mentaux au marché du travail; insiste sur la nécessité d'adopter des
mesures politiques actives concernant le marché du travail pour les femmes handicapées afin de leur offrir des choix, notamment un emploi flexible, un emploi à temps partiel et un emploi à temps plein, ainsi que d'examiner la possibilité de stimuler les petites et moyen
...[+++]nes entreprises (PME) au moyen d'incitations financières et d'autres dispositifs permettant de mieux concilier la vie professionnelle et la vie privée; souligne que les femmes handicapées devraient avoir les mêmes droits aux financements destinés à la création de petites entreprises et d'autres formes d'activités non salariées, ainsi que disposer du même droit de choisir entre différentes formes d'emploi; encourage les États membres à tirer des enseignements des meilleures pratiques en Europe; invite les employeurs à procéder à des adaptations raisonnables des lieux et des conditions de travail, afin d'accorder davantage d'attention aux mesures incitatives ciblant les personnes handicapées en vue de les intégrer activement sur le marché du travail, ainsi qu'à prévoir la possibilité pour chaque victime de discrimination d'être entendue par un tribunal du travail, en application de l'article 5 de la directive 2000/78/CE;