H. considerando il continuo peggioramento delle condizioni di sicurezza in Egitto, a fronte dell'inasprimento della repressione nei confronti dei militanti da parte delle forze di sicurezza egiziane nella penisola del Sinai, soprattutto in seguito all'attentato del 24 ottobre 2014 contro il posto di blocco di Karm al-Qawadis, in cui sono rimasti uccisi 28 soldati egiziani; che gli agenti di polizia e il personale dell'esercito sono oggetto di periodici attacchi in tutto il paese, come nel caso dell'attentato dinamitardo del 5 gennaio 2015 contro un edificio della polizia nella regione del Sinai settentrionale, mentre diversi agenti di polizia sono rimasti uccisi o feriti in sc
ontri a fuoco in un quartiere periferico ...[+++] occidentale del Cairo il 4 gennaio e a Minya il 6 gennaio; che lo Stato ha ordinato l'espulsione di migliaia di residenti da Rafah, ha creato una zona cuscinetto di 500 metri lungo il confine con la striscia di Gaza e ha imposto lo stato di emergenza per tre mesi in diverse zone del Sinai; che Ansar Bayt al-Maqdis, un gruppo di militanti attivo nella regione settentrionale del Sinai, ha giurato fedeltà allo Stato islamico; che il posto di frontiera con la striscia di Gaza a Rafah è a tutt'oggi perlopiù chiuso, restando aperto soltanto per tre giorni nel dicembre 2014 e aggravando pertanto il blocco dell'enclave imposto dai suoi due vicini; H. considérant que la situation sécuritaire en Égypte a continué de se détériorer depuis que les forces de sécurité égyptiennes ont intensifié la répression contre les opposants dans le Sinaï, en particulier à la suite de l'attentat du 24 octobre 2014 contre le poste de contrôle de Karm Al-Qawadis dans lequel 28 soldats ont été tués; que policiers et militaires sont pris pour cible dans tout le pays, par exemple dans l'attentat à la bombe contre un poste de police au nord du Sinaï le 5 janvier 2015, tandis que plusieurs policiers étaient tués ou blessés par armes à feu dans un faubourg à l'ouest du Caire le 4 janvier et à Minya le 6 janvier; que l'État a ordonné l'expulsion de milliers d'habitants à Rafah, institué une zone tampon sur une
...[+++] largeur de 500 mètres le long de la bande de Gaza et imposé pour trois mois l'état d'urgence dans certaines parties du Sinaï; qu'un groupe militant actif dans le nord du Sinaï, Ansar Bait al-Maqdis, a fait allégeance à l'État islamique; que le point de passage de Rafah vers la bande de Gaza demeure généralement fermé, puisqu'il n'a été ouvert que trois jours en décembre, ce qui aggrave le blocus de l'enclave par ses deux voisins;