Quanto, in particolare, all'affermazione della sig.ra Cresson secondo cui, in caso di identità dei fatti contestati nell'ambito del procedimento penale e di quello disciplinare, le conclusioni del giudice penale s'impongono all'autorità disciplinare, la Corte statuisce di non essere vincolata dalla qualificazione giuridica dei fatti effettuata nel contesto del procedimento penale e che è suo compito valutare, nella pienezza dei suoi poteri discrezionali, se i fatti contestati nell'ambito di un procedimento fondato sull'art. 213, n. 2, CE costituiscano una violazione degli obblighi derivanti della carica di commissario.
Concernant, en particulier, l’allégation de Mme Cresson, selon laquelle en cas d’identité des faits reprochés dans le cadre des procédures pénale et disciplinaire, les conclusions de la juridiction pénale s’imposent aux autorités disciplinaires, la Cour constate qu’elle n’est pas liée par la qualification juridique des faits effectuée dans le cadre de la procédure pénale et qu’il lui appartient, dans la plénitude de son pouvoir d’appréciation, de rechercher si les faits reprochés dans le cadre d’une procédure fondée sur l’article 213, paragraphe 2, CE constituent un manquement aux obligations découlant de la charge de commissaire.