63. invita gli Stati membri a presentare programmi nazionali di rif
orma coerenti con l'obiettivo della piattaforma e con gli obiettivi
dell'Unione in materia di sviluppo sociale e sostenibile e li esorta, condividendo il giudizio
della Commissione, secondo la quale la povertà "è inaccettabile per l'Europa del XXI secolo", a non rimettere in discussione i sistemi di indicizzazione
delle retribuzioni e i contratti collettivi di categoria o a restringere in modo irrazionale e ingiustificato la loro capacità di investimento e di spesa sociale nel quadro
dell ...[+++]a governance economica, garantendo nel contempo la sostenibilità delle finanze pubbliche e la creazione di posti di lavoro ben retribuiti, in quanto la riduzione della povertà è un corollario fondamentale di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva; chiede che si chiarisca lo status dei piani d'azione nazionali per l'inclusione sociale, e in particolare la questione della loro integrazione nei programmi nazionali di riforma nel quadro della strategia Europa 2020; invita la Commissione a elaborare raccomandazioni per paese al fine di raggiungere l'obiettivo di riduzione della povertà, soprattutto in caso di insuccesso, in quanto la diminuzione della povertà richiede uno sforzo maggiore e la mobilitazione di tutte le parti e di tutte le risorse per ridurre significativamente la povertà e l'estrema povertà a medio termine, fino a portarle a un livello molto ridotto e ad eradicare la povertà al più tardi entro il 2020; propone che la Commissione elabori orientamenti a livello europeo all'indirizzo degli Stati membri al fine di garantire che gli enti territoriali e gli altri soggetti interessati partecipino effettivamente alla redazione dei programmi nazionali di riforma; osserva che i "patti territoriali" rappresentano potenzialmente il meccanismo più completo e coerente per associare gli enti territoriali a tale processo, come proposto nella quinta relazione sulla coesione; ritiene che l'obiettivo della ...63. appelle les États membres à présenter des programmes nationaux de réforme
en cohérence avec l’objectif de la Plateforme et avec les objectifs de l’Union en matière de développement social et durable, et appuyant la constatation de la Commission selon laquelle la pauvreté est "insupportable pour l’Europe du XXI siècle", à ne pas remettre en question les systèmes d’indexation des salaires et des conventions collectives globales, ou restreindre de manière irrationnelle et injustifiée leur capacité d’investissement et de dépenses sociales dans le cadre de la gouvernance économique, tout en garantissant la durabilité des finances publique
...[+++]s et la création d’emplois rémunérateurs, sachant que la diminution de la pauvreté est un corollaire essentiel d' une croissance intelligente, durable et inclusive; demande une clarification du statut des plans d’action nationaux pour l’inclusion sociale, et notamment de la question de leur intégration au sein des programmes nationaux de réforme dans le cadre de la stratégie UE 2020; demande à la Commission d’élaborer des recommandations spécifiques aux pays afin d’atteindre l’objectif de réduction de la pauvreté, surtout en cas d’échec, sachant que la diminution de la pauvreté exige un effort accru et la mobilisation de toutes les parties et de tous les moyens pour réduire significativement la pauvreté et la grande pauvreté à moyen terme et pour parvenir à un niveau faible voire à l’éradication de la pauvreté au plus tard en 2020; propose que la Commission élabore au niveau européen des lignes directrices à l’intention des États membres afin de garantir que les collectivités territoriales et les autres parties prenantes participent effectivement à la préparation des programmes nationaux de réforme; relève que les "pactes territoriaux" constituent potentiellement le mécanisme le plus complet et cohérent d’une association des collectivités territoriales à ce processus, comme le propose le cinquième rapport sur la cohésion; consid ...